Articoli con tag consumo critico
Dr.Coca & Mr.Cola
Scritto da Mosquito in Attività, Dr.Coca Mr.Cola, Materiali, Opuscoli il 14 Settembre 2011
In occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, il tedoforo avrebbe percorso con la fiaccola le vie di Pisa. A noi, un gruppo di persone provenienti da realtà eterogenee, contrariava il fatto che questa manifestazione, storicamente simbolo di incontro, solidarietà e uguaglianza tra individui e popoli, fosse sponsorizzata da multinazionali come Coca Cola, che sistematicamente ledono i diritti fondamentali dell’uomo e senza alcun rispetto per l’ambiente. Abbiamo per questo deciso di organizzare un’azione di controinformazione nel tentativo di orientare l’attenzione dei presenti sul lato oscuro del marchio.
Da questo evento è emersa l’esigenza di intraprendere un percorso di riflessione e autoformazione sul significato del modello economico neoliberista che, creando una forte distanza, non solo a livello prettamente geografico, tra produttori e consumatori, pone le basi sia per lo sfruttamento dei primi sia dell’atteggiamento acritico e passivo dei secondi.
3 “Spocumentari” sull’acqua
Dati sulla Risorsa Acqua
Inquinamento dell’Acqua nel Mondo
Acqua come Bene Economico
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Lettera aperta al sindaco su McDonald’s
Caro Sindaco,
pochi mesi fa abbiamo letto con piacere sulla stampa locale una sua dichiarazione in merito allo spot della Coca-cola che aveva come protagonista la ormai famosa “Giulia di Pisa”.
Lei affermava:
“Tutti noi, ma soprattutto le generazioni future, devono essere messe in condizione di capire che o davvero, torniamo a consumare responsabilmente privilegiando i prodotti dei rispettivi territori e quelli di stagione oppure il pianeta sarà coperto di impianti dove si producono artificialmente fragole a dicembre, sommerso dai rifiuti e inquinato dai camion che trasportano gli ananas in Italia”
(il Tirreno, 31 maggio 2009).
Sicuramente è a conoscenza della prossima apertura di un McDonald’s a ridosso delle mura storiche di Piazza dei Miracoli: non si può certo dire che l’azienda sia un emblema di sostenibilità o responsabilità.
Anzi sono moltissime le obiezioni possibili.
Prendiamo ad esempio la questione dei rifiuti da lei citata: in che modo si concilia un fast food, dove tutto o quasi è usa e getta, con la volontà di ridurre la produzione di rifiuti?
Oppure vogliamo parlare di consumo responsabile?
Basta aver mangiato almeno una volta da McDonald’s per accorgersi che non vengono sicuramente privilegiati prodotti locali o di stagione (pomodori e cetrioli tutto l’anno…). Inoltre, che dire delle modalità di produzione del cibo?
Possiamo davvero definire “responsabile” in termini di inquinamento e salubrità la scelta sistematica di allevamenti intensivi, con i loro mangimi geneticamente modificati e l’uso smodato di ormoni e antibiotici?
Che dire poi della triturazione industriale in fase di macellazione, il cui impiego non è mai stato smentito dall’azienda, che invece continua a trincerasi dietro al “segreto industriale”?
Come lei ci insegna, Coca Cola fu il primo brand a introdurre la pratica dell’event marketing, ovvero l’associazione del logo di un’azienda ad una esperienza personale positiva.
Il fatto che un brand come McDonald’s diventi parte di Piazza dei Miracoli potenzia l’immagine di questa azienda, mentre quella di Pisa ne esce impoverita. Milioni di turisti ogni anno avranno un’esperienza omologata della visita alla città.
Non ci pare questo il modo di proporre Pisa e il suo patrimonio artistico.
Insomma, se c’è parso appropriato che il sindaco di Pisa richiamasse all’ordine Giulia, troviamo incoerente che non si abbia nulla da dire sul suo collega Ronald.
Gruppo ¡Mosquíto!
se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza prova a dormire in una stanza chiusa con una zanzara