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Toscana Pride 2012

Gli interventi di fine manifestazione di Vladimir Luxuria, Carlotta Monti e Mirko Zanaboni

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La nostra immortale favolosità

Logo Toscanapride 2012Il 7 luglio a Viareggio manifesteremo come lesbiche, gay, bisessuali, trans*, intersessuali e queer, in occasione del Toscana Pride. Può sembrare strano un Pride in una regione aperta com’è stata in questi anni la Toscana. Ma la legge regionale che otto anni fa aveva reso questo territorio il più avanzato d’Italia è rimasta in gran parte inapplicata.

Manifesteremo per una cultura della non discriminazione, perché pretendiamo uno Stato laico ed esigiamo interventi istituzionali che ci garantiscano la piena parità di diritti e cittadinanza. Manifesteremo perché siano riconosciuti i nostri amori e sia garantita la nostra salute; per non essere più maltrattat* nelle scuole o in famiglia, né marginalizzat* e sfruttat* nel mondo del lavoro. Manifesteremo perché vogliamo essere liber* di dire chi siamo e vivere con serenità.

Vogliamo i matrimoni, i registri delle unioni civili e l’equiparazione anagrafica per nuclei familiari dello stesso sesso; vogliamo riconosciuto il nostro pieno diritto e ruolo di genitori, quali che siano le nostre famiglie; vogliamo un personale sanitario formato alle differenze.

Non manifesteremo solo per noi stess*: le lotte per i diritti civili riguardano tutt*.

Manifestiamo, lottiamo, capiamo. Plural*, favolos*, immensamente orgoglios*. Insieme.

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Un’ordinanza indecorosa

E’ di questi giorni l’ordinanza Filippeschi Misure di contrasto alla prostituzione su strada.
Un’ordinanza controversa che affronta superficialmente il fenomeno della prostituzione e che riprende quella inserita nel 2008 nel Pacchetto Sicurezza e dichiarata nel 2011 anticostituzionale.

Strutturata su una situazione di contingenza, urgenza ed emergenza, unica modalità con cui le amministrazioni possono varare questo tipo di dispositivi, l’ordinanza può così diventare immediatamente esecutiva, aggirando le questioni di anticostituzionalità. Nell’immediato l’ordinanza ha già determinato il fermo di 9 donne, tutte straniere, e tra queste ad una, in seguito all’identificazione, è stata notificata l’espulsione.

Se il fenomeno del lavoro sessuale è costante, riscontrabile per gran parte dell’anno per ammissione stessa dell’ordinanza, dove sta il carattere di emergenza?

L’ordinanza è netta: il lavoro sessuale “si intensifica proprio con l’approssimarsi della stagione estiva compromettendo seriamente -a detta del Sindaco- la vivibilità della comunità locale creando allarme e disagio tra la popolazione”. Il fenomeno della prostituzione su strada offenderebbe la pubblica decenza, turberebbe gravemente il libero utilizzo degli spazi pubblici. Sembra quindi che la vera emergenza sia la difesa di facciata del decoro pubblico in modo da non turbare le famiglie perbene che si spostano verso il mare.
Ben lungi dall’intervenire sulla complessa situazione del lavoro sessuale, l’ordinanza non distingue tra chi sceglie liberamente il lavoro sessuale e chi, come avviene nella maggioranza dei casi, è vittima di tratta e costrett* a prostituirsi. Filippeschi cala dal cielo un’ordinanza-scopa, che spazza via esseri umani: spinge i/le/* sex-workers ai margini, come scarti sociali pericolosi ed inaccettabili.

Le/i/* sex workers sono costrett* alla ricerca di altri spazi dove nascondersi per lavorare, in luoghi bui e meno sicuri, dove violenze e aggressioni possono aumentare in maniera incontrastata. In particolar modo sono penalizzate le lavoratrici migranti che, per la paura di essere espulse, sono esposte ad un ulteriore rischio di sfruttamento e violenza.

Insomma, in un’ordinanza in cui si parla di ordine pubblico, la sicurezza delle donne che lavorano sulla strada non solo non viene considerata, ma viene gravemente messa a repentaglio, con un aggravarsi delle conseguenze per le migranti senza permesso di soggiorno.

Un’ordinanza che tralascia l’analisi della realtà in cui sono inserite molt* sex workers, spesso caratterizzata dall’impossibilità di scegliere le modalità di esercizio del lavoro sessuale, che è di frequente l’unica fonte di guadagno per sé e un’eventuale famiglia e che per molt* rappresenta l’unica possibilità di restare in Italia.

Questa ordinanza rappresenta inoltre un passo avanti verso un atteggiamento repressivo e ingiustificatamente “perbenista”: cos’è, infatti, l’offesa alla pubblica decenza per l’Amministrazione Filippeschi? E’ un insieme di “atteggiamenti, modalità comportamentali, abbigliamenti che manifestino inequivocabilmente l’intenzione di adescare o esercitare l’attività di meretricio e tali da offendere la pubblica decenza e il decoro della città”.

Caro sindaco Filippeschi, non sarà un’ordinanza a confinare la nostra libertà di scelta, a insegnarci cosa è degno e cosa no, e certo vigileremo su quanto accadrà in quest’estate su quella strada e non solo, perché dovendo scegliere tra l’essere perbene o permale, scegliamo di essere tutte, orgogliosamente, indecenti e puttane.

Invitiamo tutt* a dire, ancora una volta: «Giù le mani dalla nostra autodeterminazione!» e a contestare la presunta emergenzialità indicata da questa amministrazione che antepone l’immagine della nostra città e il falso decoro alla tutela dei diritti di tutti e tutte. Vestitevi indecorosamente, atteggiatevi come più vi sentite liber* di fare, assumete modalità comportamentali spudorate che sfidino il moralismo benpensante e la retorica della pubblica decenza!

Siamo tutt* indecenti e puttane, pubblicamente e collettivamente, giovedì 21 Giugno in piazza XX Settembre (sotto il Comune di Pisa) alle ore 17.

Associazione Consultorio Transgenere – ArciLesbica Pisa – Biblioteca Franco Serantini – Collettivo LeGrif – Fratelli dell’Uomo Sezione Toscana – Laboratorio delle disobbedienze Rebeldia – ¡Mosquito!- Osservatorio antiproibizionista – Outofline photo collective – TILT!

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Workshop Attivare l’immaginario: la forza delle donne

Evelina De Magistris

Lunedì 4 giugno ore 17.00
presso la Gipsoteca di Arte Antica – Piazza San Paolo all’Orto n°20 Pisa

Ultimo incontro del ciclo “Che genere di corpi

Workshop Attivare l’immaginario: la forza delle donne

a cura di Associazione Centro Donna Evelina de Magistris – Livorno

il programma completo sul blog http://www.evelinademagistris.it/

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Il Corpo Lesbico?

Il Corpo Lesbico?ArciLesbica Pisa ed Omofonie.it  presentano:

Il corpo lesbico?

ore 11.00- DALL’INFERNO A PARADISE: la tv italiana scopre le lesbiche
incontro con Milena Cannavacciuolo, autrice del documentario “Diversamente Etero” ed editor di Lezpop.it

ore 12.00- CORPI LESBICI TRA STEREOTIPI E MISOGINIA
incontro con Enza Panebianco, esperta di comunicazione e blogger di Femminismo a Sud

ore 15.00- STILI DI VITA
lesbiche in narrazione

ore 16.00- RIPARTIAMO DALLA STORIA
laboratorio su una scelta di testi storici del lesbo-femminismo e del pensiero lesbico
Conduce Francesca Talozzi (Omofonie.it)

ore 17.00- CONCLUSIONI
Durante la giornata sarà presente una performance fotografica del collettivo outofline photo collective (http://www.outoflinephotocollective.org/)

L’iniziativa è parte del ciclo Che Genere di Corpi realizzato con il contributo del Comune di Pisa.

presso:
Gipsoteca di Arte Antica
chiesa di San Paolo all’Orto
Piazza San Paolo all’Orto n°20 – PISA

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Ciclo di iniziative “Che genere di corpi”

Pisa, 3 maggio – 4 giugno 2012

  • Giovedì 3 maggio ore 21.00 presso la Gipsoteca di Arte Antica – “La donna a due dimensioni. Uso, abuso e consumo del corpo femminile in pubblicità” – a cura di ¡Mosquíto!
  • Venerdì 11 maggio ore 17.00 presso la Libreria “Tra le righe” (via Corsica, 8 ) – Presentazione del libro “L’invenzione della virilità” con l’autore Sandro Bellassai – a cura di Maschile Plurale (Gruppo Uomini Viareggio)
  • Mercoledì 23 maggio ore 11.00 presso la Gipsoteca di Arte Antica – Giornata di studi “Il corpo lesbico? Riflessione performativa sulla moltiplicazione di corpi di donne lesbiche oltre lo stereotipo” – a cura di Arcilesbica Pisa e Omofonie
  • Giovedì 24 maggio ore 15.00 presso la Gipsoteca di Arte Antica – Workshop “Regine di bellezza o lolite? Dall’armadio della mamma ai concorsi di bellezza e alla pubblicità” – a cura di Collettivo Le Grif
  • Lunedì 4 giugno ore 17.00presso la Gipsoteca di Arte Antica – Workshop “Attivare l’immaginario: la forza delle donne” – a cura di Associazione Centro Donna Evelina de Magistris – Livorno

Inoltre, per tutto il mese di maggio presso la Gipsoteca di Arte AnticaPiazza San Paolo all’Orto n°20 (aperta ogni mercoledì 8.30-13.30 e 14.00-17.00) saranno esposte:

  • mostra fotografica “Donne di carta” a cura di ¡Mosquíto! e Imago
  • mostra “Aguzziamo la vista” a cura di Gruppo “Il sessismo nei linguaggi”-Casa della Donna Pisa
  • concorso fotografico “Sovraesposte” – a cura di ¡Mosquíto! e Imago

Realizzato con un contributo del Comune di Pisa

Scarica la Locandina ciclo “Che genere di Corpi”

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Cosa vogliono le donne?

Apprendiamo che dall’11 al 13 maggio 2012 si terrà al Palazzo dei Congressi di Pisa l’evento “Quello che le donne vogliono”.

Ma cosa vogliono le donne?

A giudicare dal volantino che pubblicizza l’iniziativa sembra che i loro desideri ruotino intorno a tre concetti di riferimento: essere belle, essere alla moda, essere delle consumatrici. “L’universo femminile è il tema”, recita il sottotitolo: un cosmo dai confini molto limitati, se si riduce solo a questi tre aspetti.

Se “la vera protagonista è la donna” con “le sue mille meravigliose sfaccettature” non capiamo perchè venga offerta un’unica rappresentazione di femminilità aderente ai canoni sessisti di bellezza e ai modelli occidentali di consumo, che creano quelle gabbie culturali contro le quali ci battiamo quotidianamente.

I desideri delle donne possono essere davvero ridotti alle “coccole” e all’essere riempite di attenzioni per 3 giorni all’anno?
Ci risulta banalmente che le giovani donne desiderino lavoro, welfare, politiche di genere e rispetto per le differenze (migranti, comunità LGBTIQ…), ma anche amore e amicizia senza pregiudizi, riconoscimento delle proprie capacità e possibilità di scegliere cosa e come essere senza doversi adeguare a modelli e aspettative basate su stereotipi sempre meno accettabili e reali; le meno giovani, oltre a tutto questo, auspicano per esempio alla possibilità di andare in pensione e a non vedere continuamente calpestate le conquiste ottenute tramite dure battaglie per i diritti di genere.

Non si discute il fatto che una fiera di aziende relative al campo dell’estetica e della cura del corpo si possa e si debba fare, ci preoccupa la reiterata immagine stereotipata che viene perpetrata a danno delle donne attraverso il messaggio dell’evento. Non dimentichiamo che negli ultimi dieci anni la cura del corpo è anche e sempre più materia maschile, ma questo non è conforme alla rappresentazione dominante del maschio virile “che non deve chiedere mai”, quindi si ritorna ad usare la vecchia immagine della donna bella.

In altre occasioni il Comune e la Provincia di Pisa hanno promosso eventi volti alla costruzione di immaginari molteplici legati al corpo e al ruolo della donna; rispetto a ciò, rileviamo una contraddizione nel patrocinare un evento che ha la presunzione di riassumere l’intero universo femminile e i suoi desideri all’interno di una dimensione stereotipizzante ed esclusivamente estetica.

Chiediamo pertanto una presa di posizione da parte di Comune, Provincia e dei rispettivi Assessorati alle Pari Opportunità che risolva questa ambiguità.

ArciLesbica Pisa, Casa della Donna Pisa, Fratelli dell’Uomo, Collettivo le Grif, ¡Mosquíto!, Gruppo il Sessismo nei linguaggi della Casa della Donna

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L’invenzione della virilità

L'invenzione della virilità

La copertina del libro

Venerdì 11 Maggio 2012

presso la

Libreria Tra le Righe
Via Corsica 8, Pisa

per il ciclo Che Genere di Corpi

Presentazione del libro

L’INVENZIONE DELLA VIRILITA’

Introduce e coordina:
Gruppo Uomini Viareggio

Partecipa
Vinzia Fiorino

ricercatriche dell’Università di Pisa

Sarà presente l’autore
Sandro Bellassai

dell’Associazione Maschile Plurale

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La Donna a Due Dimensioni

La Donna a Due Dimensioni¡Mosquíto! presenta:

LA DONNA A DUE DIMENSIONI
uso, abuso e consumo del corpo femminile in pubblicità

Proiezione del film breve

“Fuori dall’Ordine”

di Gianna Mazzini

intervengono:

Gianna Mazzini
regista e presidente di Fuori dall’Ordine (FdO)

Bruno Lo Cicero
coordinatore toscano TP

Collegamento con le lavoratrici della Rinascente sulla questione delle spillette “sessiste” 

all’interno del ciclo Che Genere di Corpi

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SOVRAESPOSTE – La rappresentazione dell’immagine femminile nei media (termine posticipato)

Mosquito in collaborazione con Imago presenta il Concorso Fotografico

SOVRAESPOSTE – La rappresentazione dell’immagine femminile nei media.

Attenzione: Il termine del concorso è stato posticipato al 29 Aprile 2012!

Su un cartellone pubblicitario, in televisione, nel cinema, sui giornali, sulle riviste, nella pornografia, sulle passerelle di moda, sulle pagine web, nelle vetrine dei negozi. Il corpo della donna è quotidianamente violentato, imposto, mercificato. Senza alcuna poesia, viene utilizzato, serializzato e reso un oggetto pronto per il consumo.

Quale è l’impatto sociale di questo bombardamento? Quali stereotipi vengono proposti, e come impattano sulle persone? Questi modelli vengono accettati o rifiutati? Da chi e con quali motivazioni?

Mosquito, in occasione del ciclo di conferenze “Che genere di corpi” che avrà luogo a Pisa nel mese di maggio 2012, lancia un concorso fotografico sul tema della mercificazione del corpo della donna. Nessuna giuria, solo l’espressione critica di un punto di vista attraverso la fotografia.

Le foto verranno esposte in una mostra fotografica nel luogo in cui si svolgeranno le conferenze. Per ragioni di spazio, alcune foto potrebbero non essere stampate. La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a chiunque, con le uniche restrizioni indicate di seguito. Le fotografie verranno pubblicate anche in una galleria on-line.

  • Il termine per inviare le foto è il 29 aprile 2012.
  • Insieme alle foto deve essere indicato nome e cognome oppure nickname dell’autrice/autore (o delle autrici/degli autori). Se desiderato, può essere indicato l’eventuale gruppo fotografico di appartenenza.
  • Se desiderato, può essere indicato il titolo della fotografia e una breve descrizione.
  • Le foto devono essere opera di chi partecipa al concorso.
  • Le foto devono essere inviate in formato digitale all’indirizzo di posta mosquito@insiberia.net, ad alta risoluzione, in formato TIFF a 300 dpi (la risoluzione dovrebbe essere almeno 2000px sul lato maggiore).
  • Insieme con le foto deve essere inviata la scannerizzazione della Liberatoria dell’Autrice/Autore. Il modulo è in Liberatoria autrici/autori.
  • Come tutela, l’autrice/autore delle foto può chiedere alle persone ritratte nelle foto la Liberatoria della persona ritratta. Anche questo modulo è in Liberatoria persona ripresa. (non è necessario inviarlo con la foto)
  • Le foto devono essere originali, ovvero non devono essere state presentate ad altri concorsi.
  • Le foto devono essere rilasciate sotto licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-SA 3.0). Questa licenza permette la libera riproduzione, diffusione e modifica della fotografia a patto che venga indicata l’appartenenza dell’opera all’autrice/autore e che la foto venga distribuita sotto la stessa licenza.

Scarica il Manifesto del concorso “Sovraesposte”.

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